Roy Lichtenstein Sweet Dreams, Baby! 1965 serigrafia su carta, 95,6 x 70,1 cm Collezione Angela e Mimmo Jodice |
James Rosenquist 1947 - 1948 - 1950 1960 olio su masonite, 76,2 x 222,3 cm Collezione privata |
Numerose mostre antologiche ne hanno ripercorso la carriera, iniziata negli anni Cinquanta, giunta a un punto di svolta decisivo nei primissimi anni Sessanta, consacrata definitivamente nello stesso decennio e proseguita con coerenza sino alla sua scomparsa nel 1997.
Allan D'Arcangelo Smoke Dream 1 1963 olio su tela, 112 x 130 cm Collezione privata |
Robert Indiana LOVE (Red Red) 1966-2000 alluminio policromo, 45,7 x 45,7 x 22,9 cm Collezione privata, courtesy VITART, Lugano |
Di Lichtenstein si ricordano la serie dei Paesaggi e quella dei Fregi, che prendono avvio nei primi anni Settanta. I Paesaggi partono da un motivo naturale per arrivare a un'astrazione assoluta, che comprende anche l'adozione di materiali plastici appartenenti al mondo contemporaneo, in un affascinante corto circuito tra tradizione e innovazione. In modo analogo, i Fregi, un'opera di quasi tre metri concessa in prestito dal Musée d'Art moderne et contemporain de Saint-Étienne, riprendono un tema canonico dell'arte classica.
Quasi contemporaneamente nasce anche il genere ispirato alle figure di Picasso e di Matisse - ma anche dal Surrealismo, come la celeberrima Girl with Tear (1977) - che giunge in via straordinaria dalla Fondation Beyeler di Basilea.
Roy Lichtenstein Girl with Tear III 1977 olio e vernice Magna su tela, 117 x 101,5 cm Fondation Beyeler, Riehen/Basel, Beyeler Collection |
Tali immagini consentono una lettura complessiva della creatività dell'autore attraverso due percorsi espositivi complementari: secondo il tradizionale ordine cronologico, oppure analizzando la varietà dei temi sotto diversi punti di vista - seguendo proprio la metodologia di Lichtenstein - con una particolare attenzione, oltre che alle opere su tela, alla formidabile produzione grafica, momento assolutamente centrale nel percorso creativo dell'artista e della Pop Art in generale.
La mostra è accompagnata dal catalogo edito da Silvana Editoriale, contenente i saggi dei curatori e di altri studiosi, quali Avis Berman, Stefano Bucci, Mauro Carrera, Mirta d'Argenzio, Kenneth Tyler, oltre alla riproduzione di tutte le opere esposte.
LICHTENSTEIN E LA POP ART AMERICANA
Dall' 8 settembre al 9 dicembre 2018
Fondazione Magnani-Rocca
Via Fondazione Magnani-Rocca, 4
43029 Mamiano di Traversetolo (Parma)
Orario: dal martedì al venerdì 10 - 18; sabato, domenica, festivi 10 -19 (la biglietteria chiude un'ora prima).
t. 0521 848327 / 848148; info@magnanirocca.it
www.magnanirocca.it