Claude Monet Primavera, 1875 olio su tela ©Johannesburg Art Gallery |
A Palazzo Barolo sessantatré opere dei maggiori protagonisti della storia dell’arte provenienti dalla JAG Johannesburg Art Gallery riflettono il percorso di crescita artistico-culturale della città sudafricana e in particolare della Galleria fondata nei primi anni del 1900 dalla collezionista Dorothea Sarah Florence Alexandra Ortlepp Phillips (Cape Town, 1863 - Somerset West, 1940) meglio nota come Lady Florence Phillips.
Suo fu l'intento di trasformare un centro minerario, cresciuto intorno alla ricchezza dei propri giacimenti, in una città improntata sui modelli delle capitali europee, istituendo un museo capace di promuovere e diffondere la cultura presso un vasto pubblico e, in prospettiva, di preparare il terreno ad una Scuola d’Arte Sudafricana in favore degli artisti locali.
Dante Gabriel Rossetti Regina Cordium, 1860 olio su tavola ©Johannesburg Art Gallery |
La prima sezione della mostra a cura di Simona Bartolena è dunque dedicata alla scena inglese dell’Ottocento, in particolare alle donazioni che nel tempo hanno arricchito la collezione con esemplari vittoriani e preraffaelliti, fra cui eccelle il dipinto Regina Cordium di Dante Gabriel Rossetti, perla della collezione.
La seconda sezione ripercorre la scena francese del XIX secolo, l'esperienza dei barbizonniers, di Corot, rende omaggio al realismo di Courbet con uno splendido scorcio delle falesie di Étretat, per giungere al postimpressionismo, passando da Monet, Sisley e Degas. Una sezione eterogenea, che comprende in pochi decenni una varietà di linguaggi dirompenti dovuti a personalità cardine quali Cézanne e Van Gogh o ad artisti come Signac, Le Sidaner, Vuillard, Bonnard, tutt'altro che comprimari in questa fase di svolta epocale.
Alfred Sisley Sulla riva del fiume a Veneux, 1881 olio su tela ©Johannesburg Art Gallery |
Un’area è dedicata al nucleo novecentesco del museo, con opere di Derain, Picasso, Modigliani e Matisse. Il percorso include inoltre una panoramica sulle neoavanguardie del secondo dopoguerra, tra cui spiccano, emblematici, il doloroso ritratto di Francis Bacon e il trittico – omaggio a Beuys – di Andy Warhol.
Infine, il focus sulla scena sudafricana: tre opere fortemente connotate di William Kentridge e autori rappresentativi dell’ambiente artistico di Lady Phillips formano un melting pot compreso fra tradizioni locali e influenze europee.
Vincent Van Gogh Ritratto di uomo anziano, 1881-1883 carboncino su carta ©Johannesburg Art Gallery |
Nelle riflessioni di Vuyisile Mshudulu - Direttore Arti, Culture e Tradizioni Città di Johannesburg - risiede in conclusione l’obiettivo della rassegna torinese: “Da sempre l’arte rappresenta un mezzo per mettere persone diverse in comunicazione tra loro da un punto di vista culturale. Un ponte che si è mantenuto saldo attraverso relazioni cordiali tra le Nazioni. Un modo per costruire la conoscenza reciproca e offrire prospettive positive per la ricchezza e la varietà dei diversi popoli del mondo”.
DA MONET A PICASSO
Capolavori della Johannesburg Art Gallery
Dal 4 febbraio al 7 maggio 2023
Palazzo Barolo
Via delle Orfane 7 - 10122 Torino
Orario: dal martedì al venerdì 10 - 17,30; sabato e domenica 10 - 18,30. Ultimo ingresso un' ora prima della chiusura. Lunedì chiuso.