lunedì 3 dicembre 2018

IL "LAMENTO" DI CARLO LEVI

di Gian Giorgio Massara
CARLO LEVI
Contadina calabrese
1953
76 x 36,5 cm, olio su tela
La Fondazione Giorgio Amendola sino al 28 febbraio prossimo offre un'importante mostra dedicata a Carlo Levi e intitolata: CARLO LEVI E LA BASILICATA. DAL CONFINO A ITALIA ’61.
La rassegna è accompagnata da un buon catalogo critico a cura di Giovanni Caserta, Giuseppe Lupo, Bruno Quaranta, con un significativo testo di Daniela Fonti, presidente della Fondazione Carlo Levi a Roma.
L'attenzione del pubblico si concentra sul grande telero - egregiamente riprodotto - narrante una storia che ha per sfondo le colline, una sfilata di modeste abitazioni, un borgo, un interno poverissimo ove si registra il lamento: i protagonisti principali assumono l'atteggiamento delle antiche Pietà, sentimento che s'identifica con l'esaltazione della morte di Rocco Scotellaro e di un'immobile, impietrita Madre.
Levi vive a Torino la stagione dorata di casa Gualino, ma al confino scorda il piccolo teatro dai drappeggi in velluto, la galleria di opere d'arte che si rinnova giorno per giorno, le signore eleganti anni trenta. In Lucania lo sguardo dei ragazzi è invece triste. Ragazzi che hanno un nome: Peppino, Tonino, Antonio e che guardano, con irripetibile fissità, il cammino affaticato dei loro padri e il volto severo delle contadine calabresi; in più, partecipano a una "conferenza" che attrae l'attenzione di tutti gli astanti.
Le località si chiamano Aliano, Grassano, La fossa del Bersagliere e significano rupi avare di alberi, candidi profili di cittadine disegnati contro l'azzurro del cielo, brune costruzioni castellane che hanno il medesimo colore delle forre.
Nelle opere di Carlo Levi è racchiusa l'umanità della Lucania intera, con i suoi misteri, la sua assoluta povertà, ma altresì con una fierezza e una dignità che non conoscono compromessi.
Scrive Prospero Cerabona, appassionato e infaticabile presidente: (per Levi) "Matera fu la sua seconda patria per nascita, se non la prima per afflato spirituale ed etico".

CARLO LEVI E LA BASILICATA. DAL CONFINO A ITALIA ’61
Fino al 28 febbraio 2018 
Fondazione Giorgio Amendola
Via Tollegno, 52- Torino
Orario: lunedì - venerdì ore 10 - 12.30, 15.30 - 19, sabato ore 10 - 12.30. Domenica e visite guidate su prenotazione: tel./fax 0112482970 - 3482211208
www.fondazioneamendola.it