lunedì 21 gennaio 2013

Omaggio a Fontanesi

Antonio Fontanesi
Donna al fonte,1865 ca
Olio su tela
cm 51x70 senza cornice; cm 75 x 95 con cornice
GAM – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino
Dal 15 febbraio 2013 la Fondazione Accorsi-Ometto presenta Omaggio a Fontanesi, mostra curata da Giuseppe Luigi Marini, dedicata ad Antonio Fontanesi, presenza imprescindibile alle sorti e agli sviluppi del paesaggismo piemontese del secondo Ottocento.
Nato a Reggio Emilia il 23 febbraio 1818, durante il prolungato soggiorno ginevrino (1850-1865), Fontanesi adotta e affina la tecnica del carboncino e inizia a dedicarsi all’arte incisoria, in particolare alla litografia e alla tecnica del cliché-verre. Nel 1852 espone per la prima volta alla Promotrice torinese, mentre nel 1855, insieme a Vittorio Avondo, visita l’Esposizione Universale parigina. Successivamente frequenta Ravier e gli altri pittori della cosiddetta “Scuola lionese” e, grazie al soggiorno londinese del 1865, pone la sua attenzione su Turner. 
Antonio Fontanesi
Confidenze, 1871-1872
Olio su cartone rintelato
cm 28,7x37,5 senza cornice; cm 47,2x57,5 con cornice
Collezione privata
Ha frequenti contatti con i macchiaioli toscani, in special modo con Cristiano Banti uno dei suoi più affiatati collezionisti e, dopo una breve esperienza didattica all’Accademia di Lucca nel 1868, viene nominato l'anno successivo titolare dell’appena istituita cattedra di Paesaggio all’Accademia Albertina di Torino. La sua più che decennale attività di maestro si internazionalizza con l’esperienza in Giappone, tra l’estate del 1876 e l’autunno del 1878, dove ricopre la carica di insegnante presso la Scuola di Belle Arti di Tokyo. Ritornato definitivamente a Torino, lavora fino al 17 aprile 1882, anno della sua morte, che avviene proprio in quell’edificio di via Po 55 nel quale abitava e nelle cui sale è oggi ordinata l’esposizione.
Antonio Fontanesi
Case nella campagna (Morestel)
Firmata in basso al centro “A. Fontanesi”
Olio su tavola
cm 30,5x38,5 senza cornice; cm 48,5x57,2 con cornice
Collezione privata
Attraverso una trentina di opere accuratamente selezionate, si documenta sia l’intera parabola creativa dell’artista, sia la sua evoluzione linguistica che, al di là di regole di figliazione precise, denota la necessità di esprimere con maggiore aderenza l’idea luce-spazio-atmosfera, secondo le caratteristiche implicite nel mezzo usato. 
Antonio Fontanesi
Piazza Carlo Felice con lo scalo della Ferrovia per Genova, 1870 ca
Acquerello su carta
cm 40x27
Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto, Torino
Accanto all'inedito, grande disegno ginevrino del 1852, testimonianza degli esordi paesistici del maestro, figureranno i quattro famosi ovali commissionati all’autore da Cristiano Banti, di proprietà del FAI; vedute della città di Torino; litografie dalle due serie di venti vedute svizzere del 1854; diverse acqueforti e oli, di cui tre della GAM Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, che ben rappresentano il periodo maturo torinese; il delizioso acquerello In alta Savoia, a suo tempo appartenuto alle collezioni del famoso Arturo Toscanini, e l’unico autoritratto noto, datato nel penultimo anno di vita, con i versi autografi:  “Io Fontanesi da Reggio co’ penei Dipinsi me medesmo a chiaro e bruno Sessantadue contando gli anni miei Del mille ottocento ottant’uno”.
Antonio Fontanesi
Autoritratto, 1881
Matita, penna e acquerello su carta

cm 8,5x12,5 senza cornice; 28,5x22,4 con cornice
Collezione privata
In occasione dell’esposizione sarà pubblicato un catalogo di 64 pagine edito da Umberto Allemandi & C.

Omaggio a Fontanesi
Dal 15 febbraio al 16 giugno 2013
Orario: da martedì a domenica 10-13; 14-18. Lunedì chiuso. Tutti i giorni visita guidata alla mostra: ore 17. Sabato e domenica visita guidata anche alle ore 11
Museo di Arti Decorative Accorsi–Ometto
Via Po 55 - 10124 Torino
Informazioni per il pubblico: 011 837 688 int. 3