sabato 10 marzo 2012

Qui non ci sono bambini

E' stata inaugurata nel Giorno della Memoria, il 27 gennaio scorso, la mostra Qui non ci sono bambini. Infanzia e deportazione, che presenta cinquanta riproduzioni in scala originale dei settantanove disegni con i quali, a soli quindici anni, Thomas Geve volle raccontare al padre la sua esperienza di prigionia, all'indomani della liberazione nel 1945. La mostra nasce dal volume Qui non ci sono bambini. Un'infanzia ad Auschwitz, pubblicato da Einaudi nel gennaio 2011.
Thomas Geve nasce a Stettino in Polonia nell’ottobre del 1929. Ha quindi tre anni quando Hitler sale al potere. Alla fine del 1938 il padre, non potendo più esercitare la professione di medico in quanto ebreo, si trasferisce in Inghilterra, ma nonostante ripetuti tentativi non riesce a farsi raggiungere dalla moglie e dal figlio. Nel giugno del 1943, a tredici anni, Thomas Geve è deportato ad Auschwitz insieme alla madre; i due vengono separati e il piccolo Thomas non la rivedrà più. Poiché dimostra più della sua età è considerato abile al lavoro e destinato a imparare il mestiere di muratore: sarà la sua salvezza.
Nel gennaio del 1945, all’avvicinarsi dell’Armata Rossa, viene costretto a una marcia forzata verso Buchenwald insieme agli altri prigionieri, passando prima per il campo di Gross-Rosen. L’11 aprile del 1945 il Lager di Buchenwald viene liberato; Thomas Geve, troppo debilitato per lasciare la sua baracca, rimane ancora un mese nel campo: a questo periodo risalgono i suoi disegni.
Nel gennaio del 1945 viene mandato in un convalescenziario infantile in Svizzera e un anno dopo può raggiungere il padre a Londra. Nonostante per quattro anni non abbia frequentato la scuola, riesce a conseguire il diploma di maturità nel 1947 e ad iscriversi alla facoltà di ingegneria. Nel 1950 parte per Israele, dove tuttora vive. Dopo il 1945 non ha mai più disegnato.
Con l'ausilio di brevi commenti dell'autore e dei curatori le miniature particolareggiate descrivono le mappe di Auschwitz e Birkenau, la quotidianità, il cibo, il lavoro, le malattie, la morte. Una sezione tematica e un video esaminano in dettaglio alcuni aspetti dei disegni, corredati alle ore 16 di ogni domenica dalla proiezione del documentario-intervista di Wilhelm Rösing, Thomas Geve: Nient’altro che la vita.
Le tavole originali, realizzate sul retro dei formulari delle SS con acquerelli e pastelli colorati, sono state donate nel 1985 dall'autore al Museo Yad Vashem di Gerusalemme, dove attualmente sono conservate.

Qui non ci sono bambini. Infanzia e deportazione
I disegni di Thomas Geve
Dal 27 gennaio al 13 maggio 2012
Orario: da martedì a domenica dalle 10 alle 18; giovedì dalle 14 alle 22; lunedì chiuso.
Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà
C.so Valdocco 4A - 10122 Torino
Tel. +39 011 4363470; www.museodiffusotorino.it