lunedì 19 marzo 2012

Doni di pace

Ritorna dopo oltre cent’anni al Museo Civico d'Arte Antica il servizio in argento Tiffany donato dagli Stati Uniti a Federico Sclopis nel 1873, come segno di ringraziamento per l’opera politico-diplomatica prestata nella questione nota come “Alabama Claims”.
Nel 1872 Federico Sclopis di Salerano, giurista e senatore torinese, venne nominato delegato del Regno d’Italia per il Tribunale Arbitrale di Ginevra, composto da tre arbitri di stati neutrali, Italia, Svizzera e Brasile, chiamati a deliberare su un contenzioso fra  Stati Uniti e Gran Bretagna. In discussione era il comportamento britannico durante la guerra di secessione americana: nonostante la proclamata neutralità, l’Inghilterra aveva armato ed equipaggiato nel porto di Liverpool diverse navi sudiste (tra cui la celebre Alabama), coinvolte nei combattimenti in acque americane. Il Tribunale stabilì che la Gran Bretagna versasse agli Stati Uniti un indennizzo pari a quindici milioni e cinquecentomila dollari in oro. Dopo il verdetto, Sclopis e gli altri due delegati ricevettero dei doni preziosi da parte del governo americano e di quello britannico, in segno di ringraziamento per l’opera spesa a titolo gratuito in una delicata causa legale, risolta pacificamente. Gli Stati Uniti offrirono “un fornimento d’argento massiccio” composto da una coppa da punch, due candelieri e  due rinfrescatoi per bottiglia realizzati dal designer francese Eugène Soligny per le officine Tiffany di New York.
La regina Vittoria, invece, fece pervenire ai delegati una grande fioriera in argento cesellato e dorato in stile neorinascimentale, opera degli argentieri londinesi “Robert & Sons Garrard”. I doni raggiunsero Sclopis a Torino nel marzo del 1873. Durante l’estate, gli argenti Tiffany vennero esposti nel padiglione statunitense dell’Esposizione Universale di Vienna. Rientrati in Italia, i pezzi di Sclopis, insieme alla fioriera Garrard, rimasero nel palazzo di famiglia in via Milano a Torino fino al 1883, quando Isabella Sclopis di Salerano, ormai vedova, decise di donare le preziose opere al Museo Civico d’Arte Antica. Ricevute dall’allora direttore Emanuele Taparelli d’Azeglio, occuparono dal 1883 al 1890 la sala dedicata ai cimeli sabaudi e al Risorgimento, a testimoniare l’operato e i meriti accademici di Federico Sclopis, tra i redattori dello Statuto Albertino, per poi essere ritirati a deposito negli anni della direzione Avondo.
Restaurati sotto la guida di Valeria Borgialli, grazie al cospicuo contributo della ditta  Musy Padre e Figli  Gioielleria e Argenteria in Torino, i cinque pezzi sono esposti  dal 17 marzo in Sala Ceramiche al secondo piano di Palazzo Madama e inaugurano la nuova rassegna “Opere in primo piano” dedicata ad oggetti d'arte
protagonisti di restauri importanti o di studi approfonditi. La scelta di valorizzarli oggi, arricchisce il percorso espositivo legato alle arti decorative e soprattutto sottolinea l’orientamento attuale del museo, che dal 2008 è impegnato a studiare, esporre ed acquisire anche le opere di arte decorativa del XIX e XX secolo.

Doni di pace
Gli argenti Tiffany di Palazzo Madama

Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica
Piazza Castello - 10122 Torino
Orario: martedì-sabato 10-18,  domenica 10-20, chiuso lunedì
Tel.: 0114433501
http://www.palazzomadamatorino.it/; http://www.fondazionetorinomusei.it/