«La bellezza è ciò che eleva l’uomo dalle mere necessità del sopravvivere». È a partire da questo assunto che i Musei Reali di Torino e Arthemisia hanno progettato la mostra DA BOTTICELLI A MUCHA, Bellezza, natura, seduzione, a cura di Annamaria Bava, nelle Sale Chiablese fino al 27 luglio 2025.
Dalle statue e bassorilievi archeologici di età romana, al glorioso Rinascimento italiano arrivando agli anni della Belle Époque, oltre cento opere celebrano il mito, il fascino dell’antico, la natura e l’universo femminile attraverso 11 sale e 10 sezioni.
Dalle statue e bassorilievi archeologici di età romana, al glorioso Rinascimento italiano arrivando agli anni della Belle Époque, oltre cento opere celebrano il mito, il fascino dell’antico, la natura e l’universo femminile attraverso 11 sale e 10 sezioni.
L’allestimento, del tutto inedito, oltre ad attingere all’immenso patrimonio dei Musei Reali di Torino, si fregia dei prestiti di autorevoli istituzioni e collezioni nazionali e internazionali, fra cui le Gallerie degli Uffizi di Firenze, il Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso e il Museo Mucha, che ospita nel Palazzo Savarin di Praga la Collezione della Famiglia Mucha, amministrata dalla omonima Fondazione.
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Orsola Maddalena Caccia Sibilla Persica 1640-1650 Olio su tela, 110x78,5 cm Fondazione Cassa di Risparmio, Asti |
La mostra si apre, nella sezione dedicata a Venere, con il confronto tra la versione restituita da Botticelli, oggi nella collezione Gualino della Galleria Sabauda e quella di Lorenzo di Credi, proveniente dalle Gallerie degli Uffizi, mentre il mito di Elena è raffigurato negli arazzi della Manifattura di Bruxelles e nei raffinati gruppi settecenteschi della Manifattura di Sèvres.
Dall'allegoria classica delle Tre Grazie - Eufrosine (la Gioia), Aglae (lo Splendore), e Talìa (la Prosperità) - nei bozzetti per il celebre gruppo marmoreo di Antonio Canova, si passa ai fasti dell’Urbe nel Taccuino romano del ferrarese Girolamo da Carpi (Girolamo Sellari 1501-1556) - 180 fogli disegnati fronte e retro, di cui 90 conservati nella Biblioteca Reale di Torino, esposti con il sostegno di Fondazione CRT-, agli album naturalistici un tempo nella “camera delle meraviglie” del duca Carlo Emanuele I di Savoia (1580-1630).
Dall'allegoria classica delle Tre Grazie - Eufrosine (la Gioia), Aglae (lo Splendore), e Talìa (la Prosperità) - nei bozzetti per il celebre gruppo marmoreo di Antonio Canova, si passa ai fasti dell’Urbe nel Taccuino romano del ferrarese Girolamo da Carpi (Girolamo Sellari 1501-1556) - 180 fogli disegnati fronte e retro, di cui 90 conservati nella Biblioteca Reale di Torino, esposti con il sostegno di Fondazione CRT-, agli album naturalistici un tempo nella “camera delle meraviglie” del duca Carlo Emanuele I di Savoia (1580-1630).
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Luca Longhi Giovane donna con unicorno 1550 circa Olio su tavola, 132x98 cm Su concessione del Mic – Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo, Roma |
Verso la fine del Quattrocento, a Roma vengono alla luce i resti della Domus Aurea di Nerone. Inizia così la lunga fortuna delle “grottesche”, in pieno Cinquecento riprodotte in ogni forma artistica: pitture, rilievi architettonici, miniature, smalti, maioliche, armi e armature. In mostra sono esposte una cinquedea, sofisticata arma bianca con figure mitologiche incise, e la rotella da parata su cui compaiono divinità dell’Olimpo elegantemente sbalzate.
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Manifattura Reale di Sèvres Louis Simon Boizot, modellatore (attribuito) Il giudizio di Paride 1780 circa Biscuit, 41x54x31 cm Su concessione del Mic – Musei Reali, Palazzo Reale |
La panoramica attraverso i secoli comprende una galleria di regine, principesse e belle di corte, fra cui Maria Antonietta d’Asburgo, ritratta da Joseph Ducreux e, di Michele Gordigiani, le effigi della Contessa di Castiglione e della regina Margherita di Savoia.
Emblema di sensualità, il Nudo di donna di Giacomo Grosso campeggia insieme alle figure simboliste di Bistolfi e Stratta e alla divina Semiramide di Cesare Saccaggi.
Infine, un focus particolare è riservato, nel nuovo Spazio Leonardo al primo piano della Galleria Sabauda, al celebre Volto di fanciulla (1478 - 1485 circa) - “ritratto di spalla” mutuato dagli insegnamenti di Andrea del Verrocchio - disegno autografo a punta metallica su carta preparata proveniente dalla Biblioteca Reale di Torino.
Infine, un focus particolare è riservato, nel nuovo Spazio Leonardo al primo piano della Galleria Sabauda, al celebre Volto di fanciulla (1478 - 1485 circa) - “ritratto di spalla” mutuato dagli insegnamenti di Andrea del Verrocchio - disegno autografo a punta metallica su carta preparata proveniente dalla Biblioteca Reale di Torino.
DA BOTTICELLI A MUCHA
Bellezza, natura, seduzione
Fino al 27 luglio 2025
Musei Reali di Torino
Sale Chiablese
Piazzetta Reale, Torino
Orario: Dal giovedì al martedì. Tutti i giorni 9,30-19,30. Chiuso il mercoledì (la biglietteria chiude un'ora prima)
Informazioni e prenotazioni: t. +39 011 1848711
www.arthemisia.it
www.museireali.it