lunedì 5 novembre 2012

Dante ti amo

Dante Alighieri, La Divina Commedia nuovamente illustrata da artisti italiani
Firenze, Fratelli Alinari, 1902-1903

Galileo Chini
Secentenario della morte
 di Dante 1321-1921
 manifesto, 1921
Palazzo Madama presenta una mostra dedicata a Dante Alighieri e alla Divina Commedia, con manoscritti, incunaboli, volumi a stampa illustrati e dipinti provenienti dalla collezione dell’imprenditore torinese Livio Ambrogio.
Frutto di trent’anni di passione per i libri e i cimeli danteschi, la collezione spazia su sette secoli di tradizione, manoscritta e a stampa, delle opere di Dante Alighieri. Grazie agli oltre mille volumi posseduti, costituisce oggi la raccolta dantesca più vasta e importante di proprietà di un collezionista privato.
La mostra accoglie una selezione di codici manoscritti e di incunaboli, tra cui la rarissima editio princeps della Divina Commedia stampata a Foligno da Johann Neumeister nel 1472 e l’ancor più rara seconda edizione, impressa a Mantova nello stesso anno. All'epoca 'prototipografica' appartengono anche le primissime edizioni illustrate, come quella di Firenze del 1481 con incisioni su rame ispirate ai disegni di Sandro Botticelli, e quella stampata a Brescia nel 1487, la prima a contenere un ciclo di illustrazioni completo per l'Inferno e il Purgatorio, e parziale per il Paradiso.
Dante Alighieri
La Divina Commedia
Mantova 1472
Il percorso comprende, dal Cinquecento all'Ottocento, il celebre volume tascabile della Divina Commedia del 1502 curato da Pietro Bembo e stampato da Aldo Manuzio, il testo edito a Venezia nel 1544 da Francesco Marcolini, corredato da xilografie di impianto moderno. Tra le stampe del Settecento figurano la monumentale edizione illustrata uscita dai torchi veneziani di Antonio Zatta nel 1757-58 ed una copia di lusso impressa su carta turchina, impreziosita da calcografie tirate a più colori.
Per l’Ottocento e il Novecento la selezione  ha privilegiato oltre ai capolavori prodotti dalla stamperia Tallone di Alpignano, anche le visionarie incisioni tratte dai disegni di William Blake (1757-1827), le immagini di neoclassica ed elegiaca nitidezza dell'inglese John Flaxman (1755-1826), quelle del celebre pittore e incisore francese Gustave Doré (1832-1883), le personalissime interpretazioni di Salvador Dalì (1904-1989), fino ai raffinatissimi esemplari della pittrice e illustratrice tedesca Monika Beisner, dipinti tra il 1993 e il 2000 con la tecnica della tempera all'uovo.
Claus Wrage
Dante – Block – Buch
 Freiburg 1925
Tra le testimonianze più recenti, si ricordano ancora il manoscritto autografo del saggio La última sonrisa de Beatriz (1948 circa) dello scrittore e poeta argentino Jorge Luis Borges e l’autografo della Lettera a Dante di Roberto Benigni del 2007.
Completa l’esposizione una sezione dedicata alle prime edizioni delle “opere minori” di Dante, come il De vulgari eloquentia, il Convivio e le Rime, insieme a quadri, sculture, curiosità e manifesti antichi dedicati al grande poeta italiano.
In occasione della mostra Palazzo Madama organizza un ciclo di attività di conferenze e letture in collaborazione con la Società Dante Alighieri e con la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino.


Dante ti amo. Testo e immagini della Divina Commedia
Fino al 31 gennaio 2013
Orario: martedì-sabato 10-18,  domenica 10-19, chiuso lunedì
Palazzo Madama
Piazza Castello - 10122 Torino
Informazioni: tel. 011 4433501 -  www.palazzomadamatorino.it