martedì 7 novembre 2023

NEL VENTRE DELLA BALENA


«Guai a quei ragazzi che si ribellano ai loro genitori e che abbandonano capricciosamente la casa paterna! Non avranno mai bene in questo mondo; e prima o poi dovranno pentirsene amaramente!»¹.

La voce del Grillo parlante ammonisce fin dalle prime pagine l’ingenuo e ribelle burattino: da subito Pinocchio deve fare i conti con la propria coscienza. Così la sagace eloquenza di Carlo Collodi (1826-1890) mostra al fanciullino nascosto in ogni adulto le conseguenze dei propri errori.

Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino, testo tradotto in oltre 220 lingue, a 140 anni dalla pubblicazione in volume (1883) incontra la fantasia di Antonella Staltari, artista dell’immagine e della parola e assume la forma di una mongolfiera la quale, fluttuando di carta leggera nei cieli torinesi, raggiunta la storica Libreria Luxemburg, staziona cangiante d’argento su libri pop up, albi illustrati e novità editoriali destinate ai ragazzi.

Pinocchio intrappolato nelle fauci del Pesce-cane è qui al culmine della metamorfosi: figliuol prodigo in cellulosa, preconizza il bambino in carne ed ossa redento dall’amore oblativo per l’anziano padre e per la fata dai capelli turchini. Chiunque attraverso le generazioni vi ha individuato una parte di sé, per AntoS il burattino, con la gorgiera bianca, il corpo di carta ondulata, rappresenta l’importanza del gioco, il profondo interesse per la letteratura, il rispetto per l’infanzia e per la libertà d’espressione che da sempre ne ispirano il lavoro.

Altre volte Antonella ha abbinato il manufatto alla parola scritta, ad esempio nel volume Sogni di Carta, florilegio di mongolfiere e liriche a fronte del 2009. Nel 2013 il gioco e la relazione sono al centro del testo didattico Uso e riuso della carta da giornale. Laboratori e giochi per sviluppare la creatività, per le edizioni Erickson, dove già compare un Pinocchio “dipinto con le forbici” per educare i bambini alla percezione dei colori. La pedagogia dell’atto creativo risiede dunque nei binomi parola-immagine, idea-materia, astrazione-concretezza, pensiero-azione intesi in rapporto dialettico.

Vincitrice quest’ anno del primo premio sezione lingua italiana del XX Concorso Nazionale “Una fiaba per la montagna” di Ronco Canavese con la fiaba Acquablu, l’autrice ribadisce il valore edificante del genere fiabesco. Tale è l'insegnamento morale consegnato a noi dal capolavoro di Collodi: l’abbandono volontario di una cattiva condotta, la conseguente assunzione di responsabilità e l’effettivo ingresso nell’età adulta del protagonista. Finalmente Pinocchio, stabilita la rotta dell’aerostatico vettore, può librarsi in volo e riprendere il viaggio alla ricerca della parte migliore di sé.

1) C. Collodi, Le avventure di Pinocchio, Ed. B.I.I. Onlus, Treviso 2018, p. 31.