Joseph Mallord William Turner (Londra 1775 – Chelsea 1851) Apollo uccide il Pitone esposto nel 1811 olio su tela Tate: accepted by the nation as part of the Turner Bequest 1856 Photo: ©Tate |
Continua alla Reggia di Venaria la collaborazione con la Tate UK. Dopo il successo riscosso dall’esposizione John Constable. Paesaggi dell’anima, la seconda tappa della trilogia dedicata ai principali esponenti del romanticismo inglese rende omaggio ad uno dei maggiori paesaggisti del XIX secolo con la rassegna Turner. Paesaggi della Mitologia, per terminare nell’autunno 2024 con un focus sull’opera del pittore e poeta William Blake.
Fino al 28 gennaio 2024 oltre quaranta opere sono ospitate nelle Sale delle Arti al primo piano della Reggia. Grandi tele ad olio (Apollo e Pitone, Bacco e Arianna), acquerelli (per lo più colours beginnings, prove colore propedeutiche alle più ampie composizioni), incisioni, fino ai rapidi disegni appuntati sui taccuini nel corso del viaggio che, nel 1819, passando da Torino lo condusse a Roma e Napoli (di analoga fattura gli Studies for Pictures, realizzati intorno al 1805 lungo le rive del Tamigi), illustrano lo stretto legame di Turner con il paesaggio e il mito classico, secondo il taglio filologico operato dalla curatrice Anne Lyles, della Tate UK.
Spiega Anne Lyles: “La collezione del Museo britannico vanta circa ottantamila opere di cui trentacinquemila di Turner. Lavori prestigiosi costantemente richiesti in tutto il mondo. La mostra alla Reggia di Venaria è frutto di una condivisione di intenti fra le due istituzioni che, per la sua particolare complessità, rientra in un progetto pensato in esclusiva per il museo torinese, destinato a non approdare in altre sedi”.
Joseph Mallord William Turner (1775-1851) considerato colorista moderno, 'luminista" di riferimento per gli impressionisti, realizza quadri a soggetto storico e mitologico - ispirati alle Metamorfosi di Ovidio, ai testi classici di Virgilio, al poema epico di Omero e da episodi della Bibbia - finalizzati a consolidare la sua appartenenza alla Royal Academy di Londra a partire dal 1802.
Joseph Mallord William Turner (Londra 1775 – Chelsea 1851) Bacco e Arianna esposto nel 1840 Olio su tela Tate: accepted by the nation as part of the Turner Bequest 1856 Photo: ©Tate |
Pittoricamente influenzato da Claude Lorrain e da Nicolas Poussin egli riprodusse fedelmente i calchi in gesso conservati alla National Gallery, oltre a studiare i dipinti di Rembrandt, di Tiziano e degli Antichi Maestri. Sulle orme dell’artista britannico Richard Wilson (1713/14 - 1782), ritroverà luoghi e soggetti della prima formazione nel corso dei viaggi in Italia risalenti al 1819 e al 1828, traendo ispirazione dal litorale e dagli ambienti lacustri per elaborare le quinte aeree dei suoi più ambiziosi dipinti.
L’estetica del sublime sviluppata da Turner, indice di uno spirito autonomo tecnicamente affrancato dagli stilemi tradizionali (così come, sul fronte opposto, Constable si fece assertore di una natura pittoresca e di modelli arcadici), si colloca a buon diritto nella sottile linea di confine che separa esercizio della ragione e volontà del sentimento. Terreno di contesa ambivalente fra bellezza e decadenza, gloria e declino, fragilità della vita e caduta degli imperi, l’incontro di universi in antitesi diviene tema centrale della mostra e materia costitutiva dell’intera produzione dell’autore.
Turner. Paesaggi della Mitologia
Fino al 28 gennaio 2024
Reggia di Venaria
Piazza della Repubblica, 4 - 10078 Venaria Reale (TO)
Per informazioni: t. +39 011 4992300
www.lavenaria.it
Fino al 28 gennaio 2024
Reggia di Venaria
Piazza della Repubblica, 4 - 10078 Venaria Reale (TO)
Per informazioni: t. +39 011 4992300
www.lavenaria.it