lunedì 31 ottobre 2022

QUOTIDIANA FOLLIA

Gian Giorgio Massara

Davide De Agostini
Vecchio trans
Con un titolo convincente - OMBRE SMEMORI - s'è conclusa la mostra che Davide De Agostini ha dedicato a inquietanti memorie, anche legate al R. Manicomio di Collegno animato un tempo da volti che occhieggiano fra lustrini e pesante trucco, lavandini insanguinati e un Nudo che fuma l'ultima sigaretta.

Sede, la Sala delle Arti di Collegno; il testo di Monica Col (Le Tre Dimensioni) con Stefano Morabito.
Copertina del catalogo nera raffigurante un uomo che cammina con un sacco a spalle contraddistinto dal n° 44170 e pagine interne nuovamente nere che consentono alle immagini colorate di risaltare, dal bellissimo volto de La vendetta a La pazza elegantemente seduta su di un canapé macchiato di sangue.
La morta Gattara è circondata da famelici e aggressivi gatti mentre tragico è il riferimento all'elettroshock "che costringe tuttavia a vivere".

In tempi lontani a Davide abbiamo insegnato la Storia dell'Arte; un ragazzo che disegnava scene inquiete con l'abilità di un adulto e che custodiva dentro di sé memorie e ricordi che stentavano a svanire. Oggi è un simpatico e affermato pittore (classe 1952) che riesce a rendere accettabile anche il Natale al manicomio fra luci accese e il rosso naso del clown.

Una mostra - reale e non immaginaria - che invita alla riflessione su di un'umana realtà che non ci abbandona neppure oggi.

domenica 9 ottobre 2022

IL SOGNO

Gian Giorgio Massara

PIPPO CIARLO
Bus stop/Fermata autobus
1989
Olio su tela, cm 32x46

Presso L'Estampe (Via dei Mercanti, 3 - Torino) s'è inaugurata la mostra dedicata a Pippo CIARLO (+2014), il pittore che a soli quindici anni espone presso la galleria "Il Punto" situata quasi all'angolo con Via Roma.
Lo ricordiamo allievo al Liceo Artistico, quindi docente nei Corsi di Pittura organizzati per decenni dai CEDAS FIAT. Ciarlo inizia quindi la carriera artistica negli anni Sessanta, parallelamente a Luciano Proverbio e al gruppo Surfanta appena costituito da Alessandri e amici; suo maestro è stato Raffaele Pontecorvo che gli dedica un sensibile ritratto. Anni irripetibili per Torino.

Scrive Emanuele Cardellino che Pippo vive "fra sogno e ricordo", un sogno che s'infrangerà solamente con la tarda mostra ispirata ai locali della caffetteria Dezzutto, luogo consueto d'incontro e forse rifugio.
In mostra sono presenti alcune opere che rasentano l'autoritratto, immagini con una sorta di castello sul capo e talvolta occhi cerulei che significano la magia del colore.

Quindi Bus Stop, un personaggio fra cuspidi di monti e nuvole dove "vive e abita", Enchanté olio animato da mongolfiere e da un dinosauro dal volto umano, Nudi femminili che sembrano - a breve - svanire, un'Onda gigantesca che si muta in ghiacciaio animato da minuscoli personaggi intrisi di fantasia.
Poi nascono le opere Dezzutto veritiere e serene, con camerieri, avventori, luci, lampade e insegne.
I sentimenti - un tempo fantastici e irreali, legati all'uovo simbolo di perfezione oppure a dinosauri che avanzano curiosi, a brandelli di vita - si mutano in realtà; il sur naturel è sempre più lontano.

Catalogo a cura di E. Cardellino, A. Mistrangelo.