venerdì 16 settembre 2022

IL MARE: MITO STORIA NATURA

CARLO CARRÀ
Marina
1940
Un centinaio di opere fra dipinti, disegni e sculture raccontano la magia del mare attraverso lo sguardo di circa cinquanta fra i più importanti artisti italiani del XIX e XX secolo nella mostra, a cura di Massimo Bertozzi, IL MARE: MITO STORIA NATURA. Arte italiana 1860 - 1940, ospite fino al 30 ottobre delle sale auliche di Palazzo Cucchiari a Carrara.
Dai macchiaioli (Fattori) e post macchiaioli (Lloyd, Ulvi Liegi, Puccini) ai pittori del Gruppo Labronico (March e Natali), dalla figurazione divisionista di Benvenuti e Nomellini, fino all’avanguardia di Thayaht e RAM (i fratelli Ernesto e Ruggero Alfredo Michahelles) e al "ritorno all’ordine" dei ‘dioscuri della pittura’ De Chirico e Savinio, la rassegna permette di ripercorrere i principali momenti della pittura italiana, negli anni compresi fra la nascita del Regno d’Italia e lo scoppio della seconda guerra mondiale.
GIORGIO DE CHIRICO
Cavalli in riva al mare
(Les deux chevaux)
1926
Sei le sezioni tematiche, di cui una dedicata ai bronzi di Martini, Manzù e Messina, accostati alle sculture degli apuani Carlo Fontana e Arturo Dazzi.
Stemperano i colori nel Tirreno gli autoctoni Chini e Viani e i versiliesi d’adozione Moses Levy, Funi e Carlo Carrà, il quale, annota Massimo Bertozzi nel circostanziato testo in catalogo: “dipinse sempre solo spiagge e cabine”. Differente la scelta di Raffaele De Grada che “tutt’al più si soffermava sulla pineta di casa sua, ma di preferenza rifuggiva il litorale e si dirigeva verso la campagna o ancora più lontano lungo le pendici delle Apuane”.
ARTURO MARTINI
Donna al sole, 1930
bronzo
La Riviera di Levante, meta di celebri artisti - Kandinsky soggiornò a Rapallo, Paulucci a Santa Margherita, Carrà a Camogli - campeggia nelle tele di Telemaco Signorini, approdato a Riomaggiore, nelle Cinque Terre, per catturarne macchie di tersa luminosità.
Il mare, complice nell’intimo ritratto di famiglia Mattinata sul mare di Giulio Aristide Sartorio, con la moglie Margherita e i figli sulla spiaggia di Fregene, diviene quinta romantica per gli sposi in Lune de miel di Vittorio Corcos.
VITTORIO MATTEO CORCOS
Lune de miel, 1885
tecnica mista su cartone
Romitaggio solenne, mutevole, sospeso fra elegia e vernacolo nella prosa di Lorenzo Viani; luogo mistico dove il tempo trascorre in attesa, memento mori nel trittico simbolista dal purpureo color del vino, di Adriano Baracchini-Caputi, ogni aspetto del cangiante Mare Nostrum, esclusivo o popolare, epico o prosaico, ogni genere pittorico - paesaggio, figura, natura morta - è scandagliato in profondità dalle opere esposte.
Soggetti come ‘straccali’, diremmo con Viani. Oggetti strenuamente aggrappati alla rena, quali spoglie di un mondo arcano, restituiti alla storia dal perpetuo fluire del moto di risacca. 

IL MARE: MITO STORIA NATURA
Arte italiana 1860 - 1940
Fino al 30 ottobre 2022
Palazzo Cucchiari
Via Cucchiari 1, Carrara
Orario settembre: martedì, mercoledì, giovedì, domenica ore 9.30-12.30 e 16-20; venerdì, sabato 9.30-12.30 e 16-23; ottobre: martedì, mercoledì, giovedì, domenica ore 9.30-12.30 e 16-20; venerdì, sabato 9.30-12.30 e 16-21. Chiuso lunedì.
Per informazioni: tel. +39 0585 72355; info@palazzocucchiari.it