giovedì 27 febbraio 2020

L'ORIENTE DI SAVAGE LANDOR

La Piattaforma delle Nuvole a Juyongguan nei pressi di Pechino, 1891
Olio su tavola, 10,5 x 17 cm
Collezione Fusi
Circa 130 dipinti ad olio, 10 acquarelli e 5 disegni per lo più di piccolo formato provenienti da collezioni private, illustrano i lunghi soggiorni e i viaggi attraverso Cina, Giappone, Corea, Tibet e Nepal compiuti dall'artista, antropologo, esploratore, avventuriero, scrittore, fotografo, giornalista e inventore ARNOLD HENRY SAVAGE LANDOR (1865-1924).
Mostra monografica di arte figurativa, atipica per il MAO, pone in evidenza il tema del viaggio e dell'esplorazione in tempi difficili, come ricerca e superamento del limite astratto e geografico.
Autore poco conosciuto che ha goduto di grande successo in vita e che, per motivi non del tutto chiari, è caduto totalmente nell’oblio dopo la sua morte - eccezion fatta per le mostre fiorentine del 1959 e del 2014 - è stato oggetto di lungimiranti studi da parte del curatore Francesco Morena presso l'archivio privato degli eredi, appassionati sostenitori del proprio eccentrico antenato.
Figure sotto i ciliegi in fiore, 1889-1890
Olio su tavola, 14 x 12 cm
Collezione Fusi
Scorcio con il portale principale
del Palazzo Reale a Seoul
con figure
, 1891
Olio su tavola, 16 x 10 cm
Collezione Fusi
Arnold Henry nacque a Firenze da Charles Savage Landor ed Esmeralda Paselli. Visse la sua adolescenza in un ambiente colto - il nonno, Walter Savage Landor fu valente scrittore, nonché uomo dal carattere difficile - in cui letteratura e arte erano passioni quotidiane. Tra i suoi maestri vi fu Stefano Ussi (1822-1901), che intuì le capacità del giovane e suggerì alla famiglia di lasciare che si dedicasse alla pittura.
Partito sulle orme di Jules Verne alla scoperta del mondo, il giovane Henry visitò dapprima l'Europa, alcuni paesi dell’Africa settentrionale (in mostra alcuni lavori giovanili) e dell’America, per muoversi poi alla volta dell’Asia, dove dipinse centinaia di opere dal vero in uno stile 'impressionistico-macchiaiolo' di rapida esecuzione.

Marina all'alba con barca
alla fonda (Wakkanai)
, 1890
Olio su tavola, 14,8 x 8
Collezione Fusi
In un periodo in cui ci si affidava già all'immediatezza della fotografia, Savage Landor ha persistito a lungo nel dipingere en plein air, prendendo le distanze dalla pittura di genere Orientalista per immergersi nel mondo asiatico reale, restituendone i vari aspetti con i tratti espressivi della modernità. Lo stile dell’artista anglo-fiorentino, rapido e conciso, perfino divulgativo, si rivela estremamente efficace nel 'fotografare' con immediatezza luoghi e persone che di lì a qualche decennio sarebbero completamente cambiati per conseguenza dell'incipiente globalizzazione.
Figura poliedrica e complessa come Leonardo, visse gli ultimi anni a Vinci dando prova di un rinnovato Umanesimo, ad esempio con il brevetto per un dirigibile depositato negli Stati Uniti d’America e tutti i volumi da lui stesso pubblicati, compresa una poderosa autobiografia ricca di aneddoti tanto verosimili quanto iperbolici.

Veduta di Kyōto dalle colline, 1889
Olio su tavola, 10 x 18,5 cm
Collezione Fusi
Il catalogo bilingue italiano/inglese, edito da SAGEP, con saggi di Francesco Morena e Silvestra Bietoletti (fra i massimi esperti di pittura macchiaiola), offre un resoconto ragionato del nucleo più consistente e significativo di dipinti di Savage Landor esistente al mondo e rappresenta il tassello fondamentale per comprendere l'evoluzione artistica dell' autore.
In occasione della mostra, Theatrum Sabaudiae propone visite guidate per gruppi, scolaresche e, tutte le domeniche alle ore 16.30, per singoli visitatori.

DIPINGERE L’ASIA DAL VERO
Vita e opere di Arnold Henry Savage Landor

14 febbraio 2020 - 14 giugno 2020
MAO Museo d’Arte Orientale
Via San Domenico 11, Torino
Orario: da martedì a domenica 10-18. Chiuso il lunedì
Prenotazione visite guidate:  t. 011.5211788 - prenotazioniftm@arteintorino.com
Per informazioni: t. 011.4436932; www.maotorino.it