Interno di un chiostro o Piazza con colonnato o Capriccio 1814-1815 Olio su tela, cm 35 x 45 Vercelli, Fondazione Museo Francesco Borgogna (inv. 1906, XIX, 88) |
(Giuseppe Mazzini, La pittura moderna italiana, 1840)
La Fondazione Accorsi-Ometto rende omaggio a un altro importante pittore piemontese dell’Ottocento: GIOVANNI MIGLIARA.
La mostra, curata da Sergio Rebora, comprende un centinaio di opere, tra dipinti a olio, acquarelli, tempere, disegni e sofisticati fixès sous verre (miniature a olio su seta applicata su vetro) e si avvale dell'apporto di due tra i nuclei collezionistici più significativi di opere di Migliara, quelli della Pinacoteca Civica di Alessandria e della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, città di origine dell'artista. A essi si aggiungono i prestiti di raccolte private e di numerose istituzioni, tra cui Palazzo Madama, Palazzo Reale e la Galleria Sabauda di Torino; la Basilica di Superga; il Castello di Masino del FAI; il Museo Borgogna di Vercelli; la Galleria d'Arte Moderna, il Museo del Risorgimento e la Fondazione Cariplo di Milano; i Musei Civici di Como e Villa Vigoni di Menaggio.
Particolare rilevanza presenta anche la collaborazione offerta dai discendenti dell’artista che hanno messo a disposizione preziosi materiali documentari, conservati in famiglia di generazione in generazione, tra cui il celebre Album in cui Migliara conservava i suoi acquarelli e disegni ritenuti più significativi.
Scena di ballo in un cortile agricolo con parte della chiesa di Sant'Angelo a Milano 1825-1830 Olio su tela, cm 44,8 x 59,7 Abano Terme, Museo Villa Bassi Rathgeb (inv. 20) |
Migliara ritrasse Scene popolari e paesaggi: ad esempio Il ciarlatano Dulcamara che vende l'elisir (1837), sottolinea un’attenzione tutta personale all'elemento antropologico e una notevole sensibilità per il dato di cronaca o di costume.
La filanda a vapore Mylius a Boffalora 1828 Olio su tela, cm 43 x 52,4 Loveno di Menaggio, Villa Vigoni, Centro Italo-Tedesco per l'Eccellenza Europea (inv. D7) |
Vivo è l'interesse dimostrato dall'artista nei confronti della Storia e cronaca del tempo, dagli episodi dei tumulti popolari milanesi antibonapartisti nel 1814, ai traguardi della meccanizzazione industriale italiana nel primo Ottocento (La filanda a vapore Mylius di Boffalora, 1828).
Le Vedute urbane e viaggio in Italia, nella sesta sezione, dimostrano una preferenza per le chiese medievali con stilemi romanici o gotici di gusto romantico, cui fanno seguito le piazze e le strade animate da personaggi borghesi e popolani, spesso intenti a svolgere le occupazioni quotidiane. Un numero consistente di vedute rappresenta Milano, città di elezione del pittore e Pavia con la sua Certosa. La Toscana e l'Emilia, Venezia, la Liguria, il Piemonte e la Savoia, il Lazio e la Campania, luoghi visitati fra gli anni '20 e '30, sono sempre ritratti sulla base di dettagliati taccuini di viaggio - esposti nella sezione dedicata agli Album -, poi rielaborati nello studio milanese in articolate composizioni a olio.
Piazza del Duomo in Milano 1825-1830 Olio su tela, cm 35 x 45 Musei Reali di Torino – Palazzo Reale (inv. 5251) |
Gli studi dedicati alle arti figurative del XIX secolo e in particolare dell'età romantica, avviati con la rivoluzionaria mostra Romanticismo storico, svoltasi a Firenze nel 1974, hanno evidenziato il valore della pittura di veduta, nel cui ambito Giovanni Migliara si distingue per la fisionomia inconfondibile di gusto internazionale, incontrando il favore della committenza più prestigiosa del tempo.
GIOVANNI MIGLIARA
Viaggio in Italia
28 febbraio - 16 giugno 2019
Museo di Arti Decorative Accorsi - Ometto
Via Po 55, 10124 Torino
Orari: da martedì a venerdì 10-13 e 14-18, sabato e domenica 10-13 e 14-19. Lunedì chiuso
T. 011 837 688 int. 3
www.fondazioneaccorsi-ometto.it