Pietro Ayres Giulia e Tancredi di Barolo |
Il viaggio, sia come fenomeno esistenziale, sia come fonte di produzione letteraria, ha avuto nel corso della storia diverse connotazioni: all’inizio del XIX secolo diventa sinonimo di cultura, occasione per dilatare gli orizzonti mentali e approfondire usanze e tradizioni locali del ceto popolare, in linea con le aspirazioni romantiche di Chateaubriand, de Stäel e Goethe.
Orologio da viaggio |
I suoi diari, confezionati come guide turistiche dai dettagliati itinerari, presentano una forte componente introspettiva nel fissare personaggi, idee, fatti e nel descrivere episodi curiosi, avvenimenti storici, monumenti artistici. In tal senso il Journal d' un Voyage à Londres dans l' Eté de 1816 è il più interessante: descrive i telai meccanici, il telaio Jaquard (in mostra una spoletta volante e alcune schede perforate) e l'impianto di Londra per la produzione di gas illuminante (rappresentato dal "fanale a gas da palo" e dal modello in scala provenienti dal Museo Italgas), teorizzata da Friederich Christian Accum nel Practical Treatise on Gas Light (1815), tradotto nel 1817 da Silvio Pellico. Molte le annotazioni pedagogiche che applicherà in Piemonte come benefattore e amministratore pubblico (nel 1826 è nominato sindaco di Prima Classe di Torino). Istituisce le scuole gratuite di Disegno applicato alle arti e mestieri, fa costruire il primo asilo infantile, onde promuovere il metodo didattico di Joseph Lancaster e Andrew Bell.
Tancredi di Barolo Paesaggio |
Donna colta, di raffinato gusto artistico, fervente cattolica (in mostra il suo libro di preghiere), possedeva una vasta cultura che non si stancò mai di alimentare con buone letture e con approfonditi studi un po’in tutti i campi, dalle scienze alle lettere alle lingue straniere.
Intrattenne rapporti di amicizia con personalità dell’epoca, come lei impegnate nelle iniziative sociali a favore delle classi meno abbienti, quali Monsignor Dupaloup, vescovo d’Orleans, educatore di grande ingegno e profonda religiosità e l’abate Légris-Duval, infaticabile nella predicazione e nelle opere di carità. Fu anche in contatto con la marchesa Adelaide de Pastoret, fondatrice della prima sala d’asilo di Parigi, con Armand de Melun, dedito all'organizzazione dell’assistenza caritativa, e con Elizabeth Fry, responsabile del miglioramento delle condizioni delle detenute nelle carceri inglesi.
Giulia di Barolo Lettere a Silvio Pellico durante il viaggio in Italia (2 novembre 1833) |
Spinti da una forte volontà di conoscenza i coniugi visitarono parte del veccho continente (il primo viaggio li condurrà in Germania, nel 1806) alla scoperta delle bellezze artistiche e di paesaggi naturali. In tre mesi registrano 54 chiese e circa 100 musei in Italia (significativi alcuni busti classici a matita e gli acquerelli di gusto ruinistico firmati da Giulia, e i paesaggi o le Tombe papali realizzati a china da Tancredi). Ciaspole e scarponi chiodati per arrampicata, la piccozza leggera, il binocolo, la corda, sono fra gli oggetti esposti che narrano delle numerose escursioni nelle vette alpine raccontate in ben sette diari, ottenuti dalla trascrizione di appunti originali in lingua francese.
Giulia di Barolo Occhiali da sole |
L’illuminata visione filantropica dei Marchesi prosegue ancora oggi nell’Opera Barolo, istituita nel 1864 per volere testamentario di Giulia e, dal 2002, con le attività della Fondazione Tancredi di Barolo.
OLTRE IL VIAGGIO...
Giulia e Tancredi alla scoperta dell'Europa
Dal 24 febbraio al 3 giugno 2018
Palazzo Barolo
Via Corte d'Appello 20/c - Torino
Orari: da martedì a venerdì e domenica 10 - 12,30 e 15 - 18,30; sabato 15 - 18,30. La biglietteria chiude un'ora prima.
Info: palazzobarolo@arestorino.it; t. 011 2636111