|
Carlo Bossoli (Lugano 1815 - Torino 1884) Alle porte di Balangero, 1880 Olio su tela, 73,5 x 63,5 cm Galleria Aversa Torino |
Si terrà venerdì 8 aprile 2022 alle ore 20.45 presso la chiesa "La Consolata" di Balangero, piazza X Martiri, 7 la presentazione del libro BALANGERO IN CORNICE. Un paese su tela, numero speciale dei Quaderni della Pianca redatto da Enrico Bo e Cesarina Bo, con prefazione di Gian Giorgio Massara.
La pubblicazione si deve al Circolo di promozione culturale "La Pianca" (nome che sta ad indicare un antico ponte temporaneo e nell'attuale accezione intende evocare nuovi ponti fra passato e presente), per ricostruire, in modo sempre più dettagliato, la storia del comune nelle valli di Lanzo - dal 1313 sede della Castellania dei Savoia-Acaja - in relazione con le vicende biografiche di pittori più o meno noti che fra le sue vie hanno transitato o vi hanno trascorso brevi periodi di villeggiatura. Sono molti, infatti, gli artisti che pur avendo viaggiato o acquisito fama internazionale hanno tratto ispirazione dai declivi e dalle architetture storiche dell'antico borgo.
|
Carlo Bossoli (Lugano 1815 - Torino 1884) Veduta di Balangero, chiesa di San Giuseppe, 1880 Olio su tavola, 71 x 51,5 cm Collezione privata |
Primo fra tutti, Carlo Bossoli (Lugano 1815 - Torino 1884), che ha dato con la gustosa scena di genere Alle Porte di Balangero1 (ma altrettanto pregevole la fantasiosa Veduta di Balangero, chiesa di San Giuseppe del 1880), l'abbrivio per condurre gli autori sulle tracce di opere a soggetto analogo.
La ricerca ha portato alla ribalta una quindicina di dipinti (tele, acquerelli) dedicati al paese dominato nel XVI secolo da un castello difensivo dei Provana di Leinì, divenuto poi, per quasi tutto il Novecento, rinomato polo industriale basato sull'attività estrattiva nella cava Amiantifera; quest'ultima oggetto di un luminoso acquerello del 1984 di Bartolomeo Delpero (Monteu Roero, 1934), delimitato sullo sfondo dal Monte San Vittore. Testimonianze significative, con punte di eccellenza fra cui, ad esempio, di Giuseppe Ferraudi (Torino 1853 - 1929) - presente in catalogo col maggior numero di opere a tema -, lo scorcio di Balangero (1920), entrato a far parte delle collezioni di Palazzo Lascaris, sede del Consiglio Regionale del Piemonte, a seguito della donazione del Cav. Sperati - Mezzalama.
|
Giuseppe Ferraudi (Torino, 1853 - 1929) Tramonto a Balangero Olio su rame, 50 x 40,5 cm Pinacoteca dell'Accademia Albertina di Belle Arti |
Fra i maestri del XIX secolo il testo annovera il torinese Enrico Gamba (1831 - 1883) artefice di un acquerello del 1882, istantanea di una passeggiata in località Corsani; gli allievi di Fontanesi Amedeo Ghesio Volpengo (Clavesana 1847 - Torino 1889) e Pio Caglieri (1849 - 1907), pittore minore secondo i critici, che ritrae in uno dei suoi rari dipinti la chiesa di San Giacomo (La balza) con l'originaria lanterna del campanile a quattro fornici, poi parzialmente murati.
Passando per il XX secolo, la rassegna include Oreste Pizio (Torino 1879 - Nole 1938), valente ritrattista allievo di Giacomo Grosso; Carlo Musso (Torino, 1907 - 1968) che nel 1962, giunto alla maturità, dipinge le valli di Lanzo coperte da un soffice manto nevoso; i fratelli Carlo (1873 - 1962) e Cecilia (1876 - 1951) Masutti, figli d'arte (il padre Antonio, pittore incisore e tipografo, fu insignito del titolo di Cavaliere nel 1877 e nel 1884 rispettivamente dai sovrani Vittorio Emanuele II e Umberto I), soliti trascorrere l'estate nella residenza di Balangero.
|
Carlo Masutti (Torino, 1873 - 1962) Scorcio di via Fontana, 1939 Olio su tavoletta Collezione privata |
La narrazione, avvincente perché articolata su aneddoti, dati cronologici e circostanziate note di costume, conduce fino ai giorni nostri, dove troviamo Sergio Tappero Merlo (Mathi, 1924-2016), autore dei disegni per le vetrate della Chiesa della Consolata e l'allievo Giancarlo Aleardo Gasparin (Torino, 1949), senza scordare le associazioni Arts Club Balangero e Super Arte che dopo il 1970 hanno dato vita a Concorsi Estemporanei di pittura, anche a carattere nazionale, mantenendo viva la tradizione artistica del luogo.
Le recenti fotografie dei siti nei quali i pittori hanno un tempo "posato il cavalletto", sono parte di un nutrito corredo di immagini, tale da porre in evidenza corrispondenze reali o elaborazioni fantastiche del territorio, casuali o intenzionali analogie fra i dipinti di ieri e di oggi, puntualmente descritte nelle ricostruzioni storiografiche di Enrico Bo e Cesarina Bo.
|
Giorgio Cestari (Torino, 1947) La parrocchiale di Balangero, 2007 Olio Collezione privata |
È il caso dello scorcio realizzato da Giorgio Cestari (Torino, 1947), ricalcato sulle orme di Plenilunio di Ferraudi, in cui la parrocchiale progettata dal Quarini e le colline sullo sfondo appaiono, osserva Gian Giorgio Massara, "raffigurate in modo cromaticamente vivace e veritiero".
Contestualmente alla redazione del Quaderno, l'incerta autografia del quadro Tramonto a Balangero è stata attribuita dagli autori al Ferraudi (e non a "Ferrante" come inizialmente si riteneva), grazie all'attenta disamina condotta in collaborazione con la Pinacoteca Albertina, dove esso è conservato. Prezioso anche il contributo dei Musei Reali di Torino e dei collezionisti privati che hanno permesso di avviare un'indagine forse non esaustiva, poiché certamente sono presenti nei depositi museali e in raccolte private altre opere su Balangero, ma radicata in un solido terreno documentario che non mancherà di dare buoni frutti in un prossimo futuro.
1) Il dipinto Alle Porte di Balangero, nella collezione della Galleria Aversa, è stato esposto nell'ambito della rassegna antiquaria APART, 21-25 ottobre 2020, presso la Società Promotrice delle Belle Arti di Torino.