Fra le iniziative collaterali segnaliamo il 6 gennaio lo speciale itinerario guidato che condurrà i visitatori lungo il percorso, con partenza alle ore 14,30 davanti all'Ente Parco di Mentoulles.
Per informazioni visite e orari: 339 5993616; alessandraboggio@yahoo.itvenerdì 9 dicembre 2016
SEGUI LA COMETA
E' giunta ormai alla quinta edizione la rassegna SEGUI LA COMETA, imperdibile appuntamento dedicato alla Natività con mostre, presepi itineranti, riproduzioni della grotta di Betlemme in forme insolite, di concezione moderna o ispirate alla tradizione artigianale delle popolazioni alpine, poste alle finestre delle case e negli angoli caratteristici delle borgate di Mentoulles, Ville Cloze e Granges.
Promossa dall'Associazione San Giusto Giovani e dalla Pro Loco di Mentoulles, in collaborazione con l'Ente di Gestione Aree Protette delle Alpi Cozie, SEGUI LA COMETA, dal 26 dicembre 2016 all’8 gennaio 2017, rappresenta un momento di festa e un'occasione propizia per passeggiare fra i selciati su cui affacciano le abitazioni delle località di villeggiatura a ridosso del Comune di Fenestrelle, dominato dal complesso fortificato a presidio della Val Chisone.
Ospitati nelle sale dell’Ente Parco Alpi Cozie, nella cappella di S. Antonio ed in una tipica “grangia” montana, faranno bella mostra di sé presepi artistici e creativi provenienti da ogni parte del mondo; a Mentoulles sarà proposta un'ambientazione con manichini a grandezza naturale nella quale la Sacra Famiglia vestirà i tipici costumi della valle, a Ville Cloze ampio spazio verrà riservato alla fantasia dei bambini, mentre a Granges saranno protagonisti i manufatti di carta nelle forme più varie, da collezione o storici, di epoche e stili differenti.
Completano la rassegna gli elaborati dedicati alla sacra rappresentazione dagli alunni delle scuole che hanno aderito all'iniziativa, i numerosi esemplari di piccolo formato a decorare le architetture circondate dalla splendida cornice naturale del paesaggio pedemontano, e i colorati addobbi natalizi. In totale più di 170 presepi che permetteranno di vivere, accompagnati dalle note dei canti al suono della fisarmonica e della ghironda, insieme alle comunità montane, la magia del Natale.
venerdì 2 dicembre 2016
Profili/ALESSANDRA BOGGIO
Operatrice culturale, dedita alla promozione del proprio comune di residenza in collaborazione con altri enti turistici e pro loco di zona, Alessandra Boggio da anni fa parte del direttivo dell'Associazione San Giusto Giovani di Mentoulles, alla quale si deve l'allestimento della Festa di Primavera, il 21 marzo, in Borgata Granges, e nel periodo invernale dell'esposizione di presepi Segui la cometa, dislocata in varie sedi.
Il lavoro di Alessandra Boggio si connota come una sorta di pacifica militanza, sia in veste di organizzatrice di eventi, sia quale pittrice di oggetti in stretta connessione con gli usi e i costumi tradizionali del luogo, a tutela di una cultura vernacolare, preziosa ancorché circoscritta, da considerarsi vero tessuto connettivo di una società in rapida trasformazione e sempre più parcellizzata.
Si tratta di opere che grande interesse avrebbero suscitato fra i collezionisti di arte naïf, nel senso più nobile del termine, ovvero di arte senza filtri e superfetazioni, ma espressione spontanea di un modo sentire la natura come madre e nutrice.
La montagna è da sempre per i valligiani un rifugio, fonte di lavoro, di loisir e senza dubbio motivo di ispirazione per immagini di grande realismo paesaggistico.
Allo stesso modo i lavori di Alessandra Boggio sono espressione di gioco, svago, impegno, risultato di una spiccata manualità, di attenta perizia artigianale, qualunque sia la tecnica adottata: sia essa pittura su vetro, sul metallo dei campanacci ornamentali, si tratti di decorazione su legno, o sulle lose in pietra di Luserna. Esuberanza creativa che trova esplicita manifestazione nel confezionamento di accessori per la casa, nell'hobbistica, dove al bricolage si unisce una vivace attenzione e una peculiare sensibilità femminile per la cura estetica dei dettagli.
Alessandra Boggio
www.montagnarte.it
giovedì 10 novembre 2016
Libri/TÈ, CAFFÈ, CIOCCOLATA IN TAZZA
Tazzina con piattino polilobati in porcellana, fondo blu cobalto, il decoro nelle riserve presenta il motivo del deutsche Blumen. Manifattura di Meissen, 1740 Collezione privata |
Il saggio di Anna Cremonte Pastorello si può annoverare, invece, tra quelle deliziose bevande che vanno sorseggiate in tutta tranquillità, ritagliando uno spazio per sé dimentichi degli affanni quotidiani, sprofondati nella poltrona preferita, per assaporarne ogni qualità gustativa e la varietà degli aromatici sentori. E questo non solo perché TÈ, CAFFÈ, CIOCCOLATA IN TAZZA è un affettuoso omaggio a tre bevande che hanno ormai cambiato le nostre abitudini entrando a far parte del lessico comune, ma perché la sua lettura davvero permette di gustare appieno quegli aspetti di costume, quelle consuetudini, corroborati da aneddoti curiosi, da citazioni letterarie, dati storici, che appartengono al vissuto di ciascun individuo e a sorpresa si intrecciano con le vicende di personaggi geograficamente e storicamente lontani dal tempo presente.
Il testo, pubblicato per i tipi di Daniela Piazza Editore, si presenta con una veste grafica molto curata, sia sul piano testuale, sia degli apparati fotografici, con immagini dettagliate e scontornate elegantemente, spesso sul fondo nero di pagine patinate.
Moltissimi sono i contributi iconografici: nel primo capitolo - preceduto dalla presentazione dell'autrice e dalla prefazione del critico e storico d'arte Gian Giorgio Massara - tazze, ciotole, scodelle cesellate in pietre dure, oppure modellate in fine porcellana o semplice terraglia, appartenenti a varie epoche provengono da collezioni private, da musei civici di tutta Italia e da celebri musei europei e d'Oltreoceano.
Tazzina in porcellana Satsuma. Caratteristiche della porcellana Satsuma sono la pasta bianca con invetriatura color avorio e la sobria colorazione a colori tenui limitata a piccoli campi della superficie. Giappone, Kyushu, XIX sec Collezione privata |
A seguire, raggruppata in apposito capitolo, completa la vivace rassegna la galleria di quadri a tema, nei quali pittori fiamminghi, Mantegna, Cezanne, Renoir, orientalisti e molti altri in ogni parte del mondo hanno immortalato le stoviglie più adatte a degustare la divina ambrosia, in scene borghesi, situazioni domestiche, ambienti esotici e vivide nature morte. La narrazione non poteva escludere un excursus sulle origini, talvolta leggendarie, delle piante di tè, caffè e cacao e delle bevande prelibate da esse ottenute. Così si scopre, ad esempio, che l'imperatore della dinastia Song, Hui Tsung (1101-1125), vero cultore del rito del tè, nonché autore del trattato "Ta Kuan Ch'a Lun" con precise istruzioni sulla preparazione dell'infuso, fu fatto prigioniero dai tartari e obbligato nei nove anni d'esilio a consumare tè salato con burro di cammello, secondo l'usanza tartara.
Coppia di tazzine con piattini polilobati e cucchiaini in porcellana colore avorio e nero, decoro in stile Liberty ad opera di Franz Chen. Taiwan, Franz Collection, 2001 Collezione privata |
Completano la lettura l'esaustivo glossario, l'elenco alfabetico dei nomi che a vario titolo, detrattori o sostenitori dei tre aromi, hanno preso parte al racconto, e la bibliografia essenziale, per chi desiderasse approfondire uno dei molti temi messi in luce dalla trattazione.
Trattazione che è nel contempo elogio al buon gusto letterario e al valore etico ed estetico dell'oggetto d'alto artigianato, tanto maggiore quanto lo sono abilità e sapienza dell'intelletto umano. Un saggio, come si è detto, volutamente curato in ogni dettaglio, destinato ai palati fini che riescono ancora a riconoscere ed apprezzare l'arte del buon vivere.
TÈ, CAFFÈ, CIOCCOLATA IN TAZZA
Anna Cremonte Pastorello di Cornour
Prefazione di Gian Giorgio Massara
ISBN 978-88-7889-280-4
Pagg.: 464 - volume fotografico a colori
Formato 17x24 cm - cartonato autocopertinato
Prezzo di copertina: 30,00 €
venerdì 21 ottobre 2016
TorinoCuneoVualà. TERRA MADRE - SALONE DEL GUSTO 2016 NEI TACCUINI DI VIAGGIO DISEGNATI
“Dove sono 'puntate' le matite si vede una nuova Terra” recita lo slogan della gara. All’invito - reso possibile grazie anche alla collaborazione pluriennale con l'Associazione Autori Diari di Viaggio di Ferrara - hanno risposto oltre centocinquanta disegnatori, tra i quali molti studenti del Primo Liceo Artistico di Torino e del Liceo Artistico “Ego Bianchi” di Cuneo impegnati, nelle due giornate di sabato 24 e domenica 25 settembre 2016, a dar forma e colore ad un taccuino delineato in presa diretta, con appostamenti tra gli spazi espositivi, i produttori, il pubblico e i luoghi di Terra Madre.
La consegna improrogabile entro la domenica, termine ultimo fissato per la prima sessione di lavoro, ha dato vita ad esiti grafici dal tratto talora sintetico, altre volte scherzoso e ironico, o ancora particolarmente attento agli aspetti etnoatropologici della manifestazione, osservata, analizzata e infine raccontata con ductus rapido e immediato. Una seconda sessione ha visto coinvolti i partecipanti che hanno proseguito il reportage nei giorni successivi, servendosi di fotografie, di materiale documentario e di opuscoli informativi raccolti negli stand fieristici, restituendo una serie di sketchbook rielaborati in studio, frutto della commistione fra bozzetti live e soluzioni formali più ricercate talvolta arricchite da inserti a collage.
Metodologie all'apparenza differenti, di fatto capaci in ugual misura di trasferire senza filtri la profondità del pensiero e le emozioni di ciascun autore, dall'ideazione al gesto. Tecniche finalizzate non solo a riprodurre l'episodio contingente, la situazione casuale, ma vòlte soprattutto ad esprimere la precisa intenzione progettuale del pittore-narratore. Aspetti, questi, che fanno del taccuino di viaggio una disciplina artistica sempre più apprezzata, malgrado o forse proprio perché alternativa alla pervasiva comunicazione, sia verbale che iconica, dell'era digitale.
Quattro sono state le categorie premiate dalla curatrice della mostra Ivana Mulatero, dal Vice Presidente della Fondazione Peano, arch. Ezio Ingaramo e dall'Assessore alla Cultura della Città di Cuneo, Alessandro Spedale, nel corso della giornata inaugurale della mostra presso la Fondazione Peano di Cuneo, fase conclusiva della competizione.
- Carnet live (sabato 24 e domenica 25 settembre 2016) - Categoria professionisti:
1° premio CATIA SARDELLA; 2° premio VALERIO MIRANNALTI; 3° premio DOMINIQUE FIDANZA (SIGHANDA).
- Carnet live (sabato 24 e domenica 25 settembre 2016) - Categoria studenti Primo Liceo Artistico di Torino: 1° premio LIDIA COPOT; 2° premio MIRKO VERCELLI; 3° premio YASMINE ARMESIL.
- Carnet rielaborati in studio - Categoria professionisti: 1° premio ELENA MONACO;
2° premio RICCARDO VIOTTO; 3° premio SILVIA CESTARI. - Carnet realizzati in aula - Categoria studenti Liceo Artistico "Ego Bianchi" di Cuneo:
1° premio MARTA BELLINI; 2° premio MARTA TERRIBILE; 3° premio SVEVA SIGNORILE; Menzione speciale ADMIR NDERSHTIQAY.
TorinoCuneoVualà
TERRA MADRE - SALONE DEL GUSTO 2016 NEI TACCUINI DI VIAGGIO DISEGNATI
15 ottobre - 6 novembre 2016TERRA MADRE - SALONE DEL GUSTO 2016 NEI TACCUINI DI VIAGGIO DISEGNATI
Fondazione Peano
Corso Francia, 47 - Cuneo
Orario: dal giovedì alla domenica, ore 16 - 19
Info: 0171603649 - 3497528085
segreteria@fondazionepeano.it; www.fondazionepeano.it
facebook: Fondazione Peano Cuneo
giovedì 29 settembre 2016
CARLO PITTARA E LA SCUOLA DI RIVARA
Carlo Pittara Cavalieri nel cortile del maniero di Issogne Olio su tavola, 45,3x33,7 cm Collezione privata |
Carlo Pittara Tramonto Olio su tela, 65x95 cm Collezione privata |
Ernesto Bertea Marchande de vin Olio su tela, 108x156 cm Collezione privata |
Antenore Soldi Sul greto della Stura Olio su tela, 80x51 cm Baroncelli 98 srl, Torino |
Carlo Pittara Rive della Senna, 1884 Olio su tela, 38x56 cm Collezione privata |
Giovanni Battista Carpanetto Intimità, 1892 Olio su tavola, 32,5x48 cm Collezione privata |
Francesco Romero Una via di Rivara, 1896 Olio su tavola, 45x30,8 cm Collezione privata |
Per approfondire questi e altri argomenti intorno alla mostra, il Museo propone CONVERSAZIONI D’ARTE, ciclo di incontri con visita tematica a cura di Anna Maria Cavanna.
CARLO PITTARA E LA SCUOLA DI RIVARA
Un momento magico dell’Ottocento pedemontano
22 settembre 2016 – 12 febbraio 2017
Museo di Arti Decorative Accorsi – Ometto
V. Po, 55 - Torino
Orario: da martedì a venerdì 10 – 13 e 14 – 18; sabato e domenica 10– 13 e 14– 19. Lunedì chiuso
Info: tel. 011.837.688 int. 3; info@fondazioneaccorsi-ometto.it
www.fondazioneaccorsi-ometto.it
giovedì 22 settembre 2016
XIV MANUALMENTE
La nuova veste grafica, così come il claim della rassegna - Il talento in libertà - firmati dalla coppia di creative Donatella Cinzano e Roberta Dri e dal fotografo Daniele Bottallo, tutti torinesi, rimandano al carattere giovane e al tempo stesso lieve dei manufatti, ad una creatività senza tempo, capace di appassionare un pubblico ad ogni edizione più numeroso e partecipe.
Tra le novità il concorso Dove ti porta il cuore?, che domenica 25 settembre alle ore 17 assegnerà per estrazione a sorte 10 mistery box contenenti materiale per un valore di 100 euro, a coloro che avranno consegnato in fiera la cartolina in distribuzione presso vari punti della città, nei giorni precedenti l’inaugurazione.
Ancora più ricca l'offerta di iniziative rivolte ai piccoli artisti in erba e alle famiglie, con un giorno dedicato, giovedì 22 settembre dalle ore 14, ad ingresso gratuito per il genitore o altro adulto che accompagna i giovani visitatori dai 3 fino a 9 anni compiuti.
XIV MANUALMENTE - Salone della Creatività
Dal 22 al 25 settembre 2016
Lingotto Fiere – Padiglione 1
Via Nizza 280 - Torino
Orario: dalle 9.30 alle 19.00
Ingresso 9 euro - ridotto 7 euro
info@manualmente.it
www.manualmente.it
www.facebook.com/manualmentefiera
venerdì 16 settembre 2016
PAOLO GAIDANO. MOSTRA NEL CENTENARIO DELLA MORTE
Affreschi del Duomo di Carignano - 1879/1885 La caduta degli angeli ribelli |
Giovanni Gaidano, discendente dell’artista poirinese, mecenate e appassionato collezionista, ha raccolto e messo a disposizione decine di opere del suo avo. La rettrospettiva ripercorre dunque cronologicamente la carriera e l'evoluzione artistica di una personalità di grande talento, financo geniale, che ha saputo cimentarsi con disinvoltura nell'affresco, nei quadri di genere e nel ritratto, qui esaminati secondo tre differenti itinerari.
Affreschi della Chiesa del Cottolengo a Torino - 1899/1900 L’ultima cena |
La morte di Manon Lescaut - 1906 |
Proprio con l’appoggio del Gastaldi, il Gaidano appena diplomato subentrò all’Appendini, morto improvvisamente, nei lavori di decorazione del Duomo di Carignano e si connotò per la decorazione murale di carattere sacro. Numerosi sono i suoi affreschi di questo tipo in tutto il Piemonte. Nel 1890 venne nominato professore aggiunto alla cattedra di disegno di figura presso l'Accademia Albertina e si fece conoscere come pittore sia in Italia che all’estero.
Ritratto della Contessa Amalia Canonica Capello - 1906 |
Dopo una vita costellata di successi, ostacolati tuttavia da una personalità chiusa e poco empatica, muore improvvisamente a 54 anni, la notte del 3 febbraio 1916, nella sua casa di Torino. È sepolto nella tomba di famiglia presso il cimitero di Poirino.
Marina di Sanremo |
PAOLO GAIDANO
Signore degli affreschi e ritrattista ufficiale di Casa Savoia
Dal 15 al 24 settembre 2016
Galleria Fogliato
via Mazzini, 9 - 10123 Torino
tel. 011 887733; info@galleriafogliatotorino.com
Orario: 9,30-13 e 15-19,30. Chiuso il lunedì e festivi
www.galleriafogliatotorino.com
150 TROUBETZKOY. 1866 - 2016
Museo del Paesaggio di Verbania - Ingresso |
Paolo Troubetzkoy Mia moglie (ca. 1911) |
Il percorso espositivo, curato da Federica Rabai, conservatore del Museo, si apre dunque con opere, fotografie e documenti storici che ripercorrono questa prima formazione, il suo rapporto con il territorio di Verbania e del Lago Maggiore oltre che le sue esperienze internazionali.
Paolo Troubetzkoy Ritratto del principe Lev Galitzin |
Paolo Troubetzkoy Ritratto di George Bernard Shaw |
Nel 1911 grazie al collezionista Archer Milton Huntington comincia un tour di mostre personali a New York e in varie città americane. Ritrae molti attori del cinema come Mary Pickford e Douglas Fairbanks senior. Tornato a Parigi nel 1921 vi risiederà quasi ininterrottamente fino alla morte, alternando soggiorni estivi nella Villa Ca’ Bianca a Suna sul Lago Maggiore.
Negli anni Venti, ancora attivissimo, realizza i ritratti di Clemenceau e Mussolini e la statua di Giacomo Puccini per il Teatro alla Scala di Milano. Continua i suoi viaggi in Inghilterra e in Egitto, ed espone in varie città italiane, pur già gravemente malato. Muore nel 1938 per una grave forma di anemia, restando un vegetariano convinto.
Allestimento mostra |
Termina il percorso della mostra la parziale ricostruzione, basata su foto storiche in possesso del Museo, dell’amato studio francese di Troubetzkoy e dello studiolo di Suna, andato distrutto in un incendio.
150 TROUBETZKOY. 1866 - 2016
4 giugno 2016 - 30 ottobre 2016
Palazzo Viani Dugnani
via Ruga n.44, 28922 – Verbania (VB)
Orari: dal martedì al venerdì 11-18; sabato domenica e festivi 10 - 19
Per informazioni: tel. +39 0323 556621; segreteria@museodelpaesaggio.it
www.museodelpaesaggio.it
IMMAGINARE IL GIARDINO
Villa Giulia Esterno - Facciata giardino |
Il curatore della mostra, Michael Jakob, docente universitario e curatore internazionale, propone una affascinante lettura tematica dove il giardino viene rappresentato in due diverse modalità. La prima sezione presenta 140 splendide incisioni, provenienti da una collezione privata di libri e materiali iconografici, significativa testimonianza circa l’immaginario del giardino nei secoli tra il Seicento e l’Ottocento.
Giuseppe Vasi « Otto vedute di giardini di Roma » Veduta della Villa dell’E.mo Sig. Cardinale Alessandro Albani Fuori di Porta Salaria - tavola n.1 |
Georges-Louis Le Rouge (1712-1790) « Elenco dei nuovi giardini alla moda » (Détail des nouveaux jardins à la mode) Quaderno XII - Tavola 24 |
Giunti in Italia, delle straordinarie e rarissime incisioni Otto vedute di giardini di Roma, sette portano la firma di Giuseppe Vasi (1710-1782), serie che non trova riscontri nei repertori bibliografici. La qualità artistica delle tavole farebbe attribuire l'esecuzione al giovane Piranesi che, tra il 1741 e il 1744, svolgeva il suo apprendistato presso il Vasi.
Georges-Louis Le Rouge (1712-1790) « Elenco dei nuovi giardini alla moda » (Détail des nouveaux jardins à la mode) |
E infine si approda all' Elenco dei nuovi giardini alla moda di Georges-Louis Le Rouge (1712-1790), cartografo, architetto e stampatore francese e autore di una grandiosa impresa editoriale pubblicata a fogli e fascicoli separati nell’arco di tredici anni, a partire dal 1776 fino al 1789, per un totale di 21 quaderni e 496 tavole.
Rudolph Siebeck (1812-1878) « L’arte dei giardini nelle sue forme moderne » (Die Bildende Gartenkunst in ihren modernen Formen) Litografia colorata a mano |
Uno dei filmati presentati nella mostra è Park Film, pellicola strutturale del 1972 dell’artista britannicocandese Chris Welsby che indaga le interazioni tra persone, verde urbano e macchina da presa, in accordo con la ricerca di altri cineasti degli anni ’70-’90.
IMMAGINARE IL GIARDINO
Tre secoli di rappresentazione giardinistica
25 giugno 2016 - 2 ottobre 2016
Villa Giulia
C.so Zanitello, 28922 – Verbania (VB)
Orari: dal martedì al venerdì 14-18; sabato, domenica e festivi 10 - 18
Per informazioni: tel. +39 0323 556621; segreteria@museodelpaesaggio.it
www.museodelpaesaggio.it
martedì 13 settembre 2016
PIATTI STORICI IN MOSTRA
di Tiziano Rossetto
L’attuale mostra IL PIEMONTE SUI PIATTI, a cura di Piero Gondolo della Riva e Marco Albera, riguarda per lo più piatti provenienti dalla collezione dello stesso Gondolo della Riva, che ha curato altresì il catalogo (con prefazione a firma del Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte Mauro Laus).
Fino al Settecento, solo la Cina era in grado di produrre piatti in porcellana di alta qualità. Questi oggetti, finemente dipinti a mano, rimanevano destinati ad un pubblico d’elite. Nel 1709, a Meissen (Germania), l’aggiunta di caolino all’impasto permise di ottenere una porcellana dura simile a quella cinese. Tra Settecento ed Ottocento il commercio dei piatti decorati si diffuse maggiormente, grazie a due innovazioni: in Gran Bretagna ed in Francia si cominciò a produrre “ceramica fine”, detta rispettivamente creamware e faience fine o terre de pipe; quindi, si mise a punto la tecnica per trasferire decorazioni stampate sui manufatti. Numerose manifatture francesi, ad imitazione di quelle inglesi, iniziarono a decorare i prodotti con scene di genere e di battaglie, e con paesaggi stranieri ed italiani, tra cui quelli piemontesi.
Le diverse fogge dei piatti vanno dal perimetro circolare, all’ellittico, all’ottagonale, fino a quello lobato, oppure a ventaglio. Le decorazioni dei bordi (marli) variano nei vari pezzi, sebbene talvolta il soggetto centrale rimanga il medesimo. Oltre a scene inerenti l’epopea napoleonica e battaglie della Seconda Guerra d’Indipendenza svoltesi in Piemonte, si possono ammirare vedute immaginarie torinesi e borghi del territorio circostante, carte geografiche e rappresentazioni di edifici storici quali la Vigna della Regina, la Basilica di Superga, palazzi e castelli, quali il Real Valentino o il castello d’Agliè (con e senza nuvole).
Numerose stampe furono tratte dalle incisioni di Giacomo Arghinenti su disegno di Marco Nicolosino. Si possono osservare infine due immagini del Palazzo Reale e del Teatro Carlo Felice di Genova, nonché un piatto dedicato all’Esposizione di Torino del 1898.
La mostra costituisce dunque una finestra aperta sul gusto estetico del passato, testimonia eventi storici e vedute di luoghi ormai modificati dal tempo, celebrando la capacità tecnica dell’operosa industria piemontese.
IL PIEMONTE SUI PIATTI
8 giugno - 7 ottobre 2016
Biblioteca del Consiglio Regionale del Piemonte
Via Confienza, 14 – Torino
Orario: dal lunedì al venerdì 9 - 13 e 14 - 16; mercoledì 9 - 13 e 14 - 18
Info: tel 011 5757 371; biblioteca@cr.piemonte.it
www.cr.piemonte.it
L’attuale mostra IL PIEMONTE SUI PIATTI, a cura di Piero Gondolo della Riva e Marco Albera, riguarda per lo più piatti provenienti dalla collezione dello stesso Gondolo della Riva, che ha curato altresì il catalogo (con prefazione a firma del Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte Mauro Laus).
Carta geografica del Dipartimento del Po, circondato da quelli del Monte Bianco, della Dora, di Marengo, della Stura e delle Hautes Alpes Manifattura di Creil, 1808-1818 Foto © Tiziano Rossetto |
Le diverse fogge dei piatti vanno dal perimetro circolare, all’ellittico, all’ottagonale, fino a quello lobato, oppure a ventaglio. Le decorazioni dei bordi (marli) variano nei vari pezzi, sebbene talvolta il soggetto centrale rimanga il medesimo. Oltre a scene inerenti l’epopea napoleonica e battaglie della Seconda Guerra d’Indipendenza svoltesi in Piemonte, si possono ammirare vedute immaginarie torinesi e borghi del territorio circostante, carte geografiche e rappresentazioni di edifici storici quali la Vigna della Regina, la Basilica di Superga, palazzi e castelli, quali il Real Valentino o il castello d’Agliè (con e senza nuvole).
Numerose stampe furono tratte dalle incisioni di Giacomo Arghinenti su disegno di Marco Nicolosino. Si possono osservare infine due immagini del Palazzo Reale e del Teatro Carlo Felice di Genova, nonché un piatto dedicato all’Esposizione di Torino del 1898.
La mostra costituisce dunque una finestra aperta sul gusto estetico del passato, testimonia eventi storici e vedute di luoghi ormai modificati dal tempo, celebrando la capacità tecnica dell’operosa industria piemontese.
IL PIEMONTE SUI PIATTI
8 giugno - 7 ottobre 2016
Biblioteca del Consiglio Regionale del Piemonte
Via Confienza, 14 – Torino
Orario: dal lunedì al venerdì 9 - 13 e 14 - 16; mercoledì 9 - 13 e 14 - 18
Info: tel 011 5757 371; biblioteca@cr.piemonte.it
www.cr.piemonte.it